Foresta del Berignone Volterra

Da Volterra in auto fino a Montemiccioli e da qui a Ponsano e quindi a Dispensa di Tatti da dove ha inizio l'escursione.
Situato a circa 8 km in linea d'aria SSE di Volterra il complesso forestale di Berignone-Tatti rappresenta da sempre il sinonimo di boscaglie sterminate e di macchie intricatissime popolate da una fauna ricca e differenziata, di duro lavoro di boscaioli e carbonai, di un ambiente naturale, cioè rude, selvaggio, intatto. Utilizzato soprattutto in passato come enorme riserva di legname combustibile per alimentare le caldaie di evaporazione delle saline volterrane, questo verdissimo gruppo collinare non è altro che un grosso ellissoide di depositi lacustri del Miocene superiore (conglomerati, marne, argille) coperto da boschi misti di latifoglie decidue e di sclerofille sempreverdi, con una fitta macchia mediterranea in forma di forteto (associazioni di cerro, leccio, albatro, orniello, erica arborea ecc.).  
Il percorso che da Dispensa di Tatti si snoda fino a M.Soldano permette di attraversare il complesso e di apprezzarne tutte le varie specificità vegetazionali. Nell'area del M.Soldano, dopo aver visitato un impianto di abeti, si percorre un interessantissimo sentiero didattico che permette di studiare tra l'altro lo sfruttamento del bosco (è ricostruita una carbonaia e una capanna di boscaioli). Dalla Fonte della Venella l'itinerario poi prosegue scendendo nel Botro al Rio (un corso d'acqua profondamente incassato entro enormi spessori di conglomerati lacustri di colore rosso) e risalito l'altro versante piega a dx spingendosi fino allo sperduto Castello dei Vescovi (noto anche come "Torraccia") (sec.X) i cui resti, situati su un alto sperone (231 m.) conglomeratico a dominio della confluenza tra il Botro al Rio e il T.Sellate, evocano ancora oggi il ricordo delle prolungate e violente contese medievali fra i Vescovi volterrani e il Comune cittadino. Il castello, già sede di un'importante zecca volterrana fu più volte distrutto e riedificato finché a partire dal XVI sec. fu completamente abbandonato.
Da qui seguendo il sentiero n.10 ci si riporta a Dispensa da dove si può raggiungere in breve tempo il Pod. Orgiaglia, noto per un importante giacimento fossilifero miocenico che affiora nei suoi dintorni.
Il Castello dei Vescovi è raggiungibile anche con un itinerario (4a) più comodo che richiede mezza giornata (A, B): prima di giugere a Mazzolla si piega a sn per una strada sterrata e quindi a dx al primo bivio. Si prosegue sulla stessa via fino al Pod.Batazzone da cui una stretta curva a sn conduce nella valle del T.Fosci. Si segue la strada finché una catena obbliga a lasciare l'auto. Si prosegue a piedi o in mtb e superato il Capannone si raggiunge in circa 45' il sito del castello.  
Da Mazzolla si può inoltre (4b) scendere nella sottostante valle del T.Fosci da cui si può raggiungere (A,B) per comoda strada sterrata (in un ambiente che conserva ancora molti tratti dell'antico paesaggio agrario volterrano) il suggestivo Castello di Luppiano (sec.X) edificato su di un basamento etrusco-romano a dominio dell'intera vallata.
Da qui si risale a Spicchiaiola (così detta per il particolare tipo di gesso che vi affiora: selenite o "specchio d'asino") e si raggiunge Volterra tramite la SS.68 che nel tratto fino a Gesseri permette di osservare affioramenti e piccole cave di alabastro.


From Volterra by car up to Montemiccioli and from there to Parmar and therefore storeroom of Facts from where begins the hike. Located about 8 km Crow SSE of Berignone-Tatti Volterra the forest complex has always been synonymous with endless Woods and rich and varied fauna amazingly populated by clumps of hard work of woodcutters and charcoal burners, a natural environment that is rude, wild, intact. Used mostly as a huge supply of wood fuel to feed the boilers of evaporation of saline in Volterra, this lush green hills is nothing but a big ellipsoid of lacustrine deposits of the late Miocene (conglomerates, marls, clays) covered with deciduous and Evergreen sclerophyllous deciduous forests, with a dense Mediterranean vegetation in the form of forteto (associations of cerro , Ilex, albatross, manna-ash, erica arborea etc.).  The path from the pantry of Tatti winds up to m. Soldano allows you to cross the complex and to appreciate all the different specificity of vegetation. In the area of m. Soldano, after visiting a facility of fir trees, along a very interesting trail that allows studying among other things the exploitation of the forest (is rebuilt a coal cellar and a hut of lumberjacks). From the source of Venella the route continues descending in Botro al Rio (a watercourse deeply embedded within the enormous thickness of Red Lake conglomerates) and went up the other side fold right up to the lost Castle of Bishops (also known as "Torraccia") (sec. X) whose remains, located on a high spur (231 m) conglomerate dominating the confluence between Botro at Rio and t. Saddle, evoke the memory of prolonged and violent medieval contentions among the Bishops of Volterra and the ordinary citizen. The Castle, once the seat of an important Mint volterrana was repeatedly destroyed and rebuilt until the 16th century. was completely abandoned. From here follow the path # 10 there is a dispensation from where you can quickly reach the Pod. Orgiaglia, known for an important Miocene fossil deposits that emerges in its surroundings. The castle of Bishops can also be reached with a preferred route (4a) that requires half a day (A, B): before giugere to Mazzolla bends to sn for a dirt road and then right at the first fork in the road. Continue on the same path until the Pod. Batazzone from which a narrow curve left leads in the Valley of t. Felicidad. Follow the road until a chain forces you to leave the car. Continue on foot or by mountain bike and passed the shed can be reached in about 45 is the site of the Castle.  From Mazzolla Furthermore (4b) descend into the Valley of t. Fosci from which you can reach (A, B) for convenient dirt track (in an environment that still preserves many traits of the ancient agrarian landscape of Volterra) the impressive castle of Luppiano (sec. X) built on a base of the entire Valley in Etruscan-Roman domain. From here to Spicchiaiola (so called for the particular type of plaster that emerges: selenite or "donkey's mirror") and you will reach Volterra through the SS. 68 that stretch up to Gesseri allows to observe outcrops and small Alabaster quarries.